Cesare Villata è nato a Torino nel 1928 e ci ha lasciati dieci anni or sono, nel 2004, dopo aver duramente lottato contro una malattia incurabile. La sua formazione è classica: dal liceo classico presso il Collegio San Giuseppe di Torino, alle facoltà umanistiche (lettere e filosofia), per passare a quelle tecniche (ingegneria al Politecnico di Torino) al fine di colmare le sue inarrestabili curiosità e sete di cultura. Ha anche frequentato per breve tempo la facoltà di medicina sostenendo gli esami di anatomia per meglio comprendere e quindi esprimere con il disegno il corpo umano. Ha frequentato le botteghe d'arte in auge a quel tempo, ma da persona molto schiva ed anticonformista quale era, ha sempre rifiutato il mondo legato alle Gallerie d'Arte, da Lui definito solamente "salottiero". Cesare Villata ha sempre avuto un legame molto forte con la Città di Caselle. Proprio qui ha trovato i suoi più cari amici (da Gigi Manina a Domenico Musci) che lo hanno stimol
E con il 2021 sono Trecento. Quest'anno ricorre il trecentesimo di fondazione della chiesa di S. PIERTO e PAOLO di Caselle, meglio conosciuta come “I BATTUTI”. La data, 1721,è graffita in bella evidenza sulla facciata, mentre il campanile è del 1722 ( in realtà c'è anche un altro anniversario: il decennale del restauro dell'organo) Da quel giorno le tre confraternite: Santa croce, S. Pietro e Paolo e Spirito Santo, che intanto erano confluite in una sola dando vita alla Confraternita di Santa Croce sotto il segno dei SS Pietro e Paolo, avevano una chiesa tutta per loro. L'aggettivo “I Battuti” deriva dal fatto che la confraternita apparteneva alla grande famiglia dei flagellanti. Durante le processioni si percuotevano con un frustino a scopo espiatorio. Un altro attributo era quello dei “ Battuti bianchi” poiché indossavano un camice e cappuccio bianco perché dediti all'assistenza dei malati nei lazzaretti. La storia della confraternite è molto lunga e complessa n